ROMA – 6,5 miliardi di dollari. Tanto ha deciso di mettere sul tavolo Johnson & Johnson, per risarcire le donne che si sono ammalate di mesotelioma (cancro alle ovaie derivato dall’amianto), dopo aver utilizzato alcuni dei suoi prodotti. In particolare, l’azienda è accusata di aver utilizzato amianto per la produzione del talco, suo articolo di punta. Nonostante, i casi accertati, Johnson & Johnson ha sempre respinto le accuse sulla nocività dei suoi prodotti. Già nel 2021 però, la Corte Suprema, aveva condannato l’azienda a risarcire con circa due miliardi di dollari le clienti.
Ora, il colosso farmaceutico americano, ha deciso di chiudere la vicenda pagando 6,475 miliardi di dollari in 25 anni, per scrivere la parola ‘fine’ sulle cause civili. Così facendo, il 99,75% dei contenziosi verrebbero risolti attraverso la dichiarazione di bancarotta di una controllata dell’azienda, la LTL Management. Le cause rimanenti, verranno affrontate al di fuori del piano di risoluzione proposto. In totale, le controversie che potrebbero risolversi, vedono coinvolte circa 54mila donne. Il piano verrà convalidato se ad accettarlo sarà il 75% delle clienti che hanno fatto causa.
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