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Incontro e immaginazione: il 36esimo Salone del Libro di Torino

Video NewsIncontro e immaginazione: il 36esimo Salone del Libro di Torino

Prima volta della direttrice Annalena Benini: scrittori da ovunque

Torino, 9 mag. (askanews) – È stata ufficialmente inaugurata al Lingotto Fiere la 36esima edizione del Salone internazionale del Libro di Torino, intitolata “Vita immaginaria” e diretta, per la prima volta, dalla scrittrice e giornalista Annalena Benini. Quasi duemila eventi, 51 sale, 137mila mq espositivi, oltre 800 stand, 180 laboratori: questi i numeri dell’evento, che resta aperto al pubblico e agli operatori fino a lunedì 13 maggio.”Sarà il Salone dell’incontro, dell’incontro di qualità e anche dell’incontro da molto lontano – ha detto la direttrice Benini – perché ci sono scrittori e scrittrici internazionali che vengono veramente da ovunque, dal Giappone, dalla Cina, dagli Stati Uniti, dall’Europa e è una grande gioia poterli accogliere e poter celebrare questo finalmente di nuovo incontro fisico tra la comunità dei lettori, i librari, gli editori, tutta la filiera del libro e i grandi autori e le grandi autrici importantissime”. Alla cerimonia di apertura hanno preso parte anche il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e quello della Cultura Gennaro Sangiuliano, che ha citato Piero Gobetti e poi ha parlato del valore della lettura. “La lettura di un libro – ha detto Sangiuliano – ti apre altre vite, ogni libro è una nuova vita che ciascuno di noi può vivere, sulla quale può fantasticare con la propria mente, e quindi il libro finisce per essere un fondamentale e insostituibile alimento dello spirito per ciascuno di noi, qualcosa davvero di fondamentale”.Nei padiglioni del Lingotto l’atmosfera è quella di sempre, ci sono i ragazzi e le scolaresche, i lettori appassionati e i professionisti del settore. La voglia di libri sembra non tramontare neppure all’epoca dell’intelligenza artificiale e della vita digitale. Non è la soluzione di tutti i problemi, ma per lo meno può essere una piccola base di partenza per provare a immaginare il nostro futuro culturale.

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