É un problema con cui dovremo confrontarci in futuro, dice da Cibus
Parma, 9 mag. (askanews) – L’epidemia di peste suina africana preoccupa gli imprenditori della trasformazione delle carni per gli effetti che potrà avere sul settore. Ma “si sta facendo di tutto per arginare” il problema con il quale, però, bisognerà confrontarsi “anche nel prossimo futuro”. Lo ha detto al Cibus di Parma Corradino Marconi, amministratore delegato di King’s, produttore di prosciutti San Daniele Dop e Parma Dop che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 106 milioni di euro (+13% sul 2022) e che al salone internazionale dell’alimentazione ha presentato il nuovo guanciale con sale dolce di Trapani.”Devo dire che il contesto di mercato non è sicuramente dei migliori per il mercato dei salumi, però la King’s ha veramente avuto una grande seconda giovinezza – ha spiegato Marconi -. Siamo riusciti a crescere fortemente su tutto il mercato italiano, stiamo allargandoci al mercato europeo e abbiamo finito l’apertura della sede di Principe in Missouri. Quindi credo che le prospettive per la King’s siano veramente di grande sviluppo e di grande crescita. I dati lo dimostrano: abbiamo fatto un più 9% nel primo quadrimestre a volume e un 15% a valore”.”Credo che siano numeri abbastanza invidiabili, di cui andare fieri – ha aggiunto l’ad – anche se il mercato non è dei migliori” a causa dell’epidemia di “peste suina, le guerre e un po’ anche una sensazione da parte del consumatore di freddezza nei confronti di un aumento importante dei prezzi al consumo di tutti gli alimentari” che “incide sul mercato in generale”. Vista la situazione “credo che chiunque sia preoccupato in Italia, però, credo che la stiamo governando, stiamo facendo di tutto per arginarla. Credo che sarà un problema col quale dover affrontare le problematiche anche nel prossimo futuro. Sono però certo che stiamo lavorando per arginarlo”.