Per uno di tavoli tematici del grande incontro sulla fratellanza
Roma, 11 mag. (askanews) – Un grande incontro di fraternità e dialogo con 30 Premi Nobel per la Pace, scienziati, economisti, sindaci, medici, manager, lavoratori, campioni dello sport e semplici cittadini provenienti da tutto il mondo, per cercare alternative alle guerre e alle povertà. E’ il World Meeting on Human Fraternity (Wmhf) organizzato dalla Fondazione Fratelli Tutti, che prende il nome dall’Enciclica di Papa Francesco.Numerosi i tavoli tematici del meeting, che quest’anno si intitola #BeHuman, sui vari aspetti del principio di fraternità, che si sono tenuti in diversi luoghi di Roma: in Campidoglio, ospitato dal sindaco Roberto Gualtieri, il tavolo amministrazioni locali “La Comunità nelle Città” a cui ha partecipato fra gli altri il primo cittadino di New York Eric Eric Leroy Adams, che ha ricordato l’importanza di vivere la comunità come una grande famiglia allargata, da non riunire soltanto nei momenti di lutto:”Mi sono reso conto che fin troppo spesso la famiglia, una fraternità si riunisce in momenti di dolore, morte e sofferenza. Credo che quello che Sua Santità ha fatto convocando questo incontro di fraternità così cruciale, mentre tutto intorno a noi vediamo guerre e conflitti mondiali e credo che la Fondazione capisca che è arrivato il momento per noi di assumere un approccio più attivo nell’affrontare i conflitti che ci troviamo di fronte”. Fra le sfide per le grandi amministrazioni locali Adams ha ricordato come non ci sia soltanto la crescita dell’economia e dei posti di lavoro, ma anche un equo salario e un equo trattamento; non soltanto la protezione dalla criminalità ma anche il saper affrontare le condizioni che portano al crimine; non soltanto dare educazione e istruzione, ma anche guida, amore, opportunità ai giovani per poter essere intelligenti da un punto di vista accademico, ma anche emotivo. Senza questo, ha affermato Adams, “non avremo i leader di domani”.