(Adnkronos) –
Prove di nuova offensiva in Ucraina. La Russia batte un colpo a Kharkiv e si prepara ad un massiccio attacco destinato ad aprire una nuova fase della guerra tra la fine della primavera e l’inizio dell’estate. Le forze di Mosca mettono alla prova le difese ucraine nella regione di Kharkiv con un’azione ‘esplorativa’ da nord. Non un attacco vero e proprio. Piuttosto, un test per verificare le capacità di reazione del nemico.
Il ministero della Difesa a Kiev ha reso noto di aver inviato unità supplementari per rispondere al pressing russo, che si è concretizzato all’alba del 10 maggio. Per tutta la giornata si è combattuto nelle aree di Strilecha, Pylne, Borysivka, Oliynykove e Ohirtseve. Situazione analoga a Lyptsi e Vovchansk, da dove sono stati evacuati i civili.
La strategia di Mosca non pare destinata a cambiare rispetto al copione visto sinora nel conflitto: ondata dopo ondata, senza dare troppo peso alle perdite umane, la Russia è disposta a sacrificare migliaia di uomini. La regione di Kharkiv nelle ultime settimane è stata ripetutamente menzionata da Vladimir Putin. Il presidente russo ha fatto riferimento più volte alla ‘necessità’ di creare una zona cuscinetto per isolare ulteriormente le regioni occupate dalla Russia e ridurre i rischi di raid ucraini. Kiev, d’altra parte, ha da poco ricevuto altri missili Atacms dagli Stati Uniti e può utilizzare le armi a lungo raggio per colpire obiettivi a circa 300 km di distanza. Inoltre, anche nelle ultime ore i droni di Kiev hanno dimostrato di poter penetrare ampiamente in territorio russo.
Le forze russe sono riuscite a ingaggiare quelle ucraine a una profondità di un chilometro oltre il confine, nella regione di Kharkiv, all’altezza di Vovchansk, di 2 o 3 chilometri in alcuni punti, sostiene il blogger militare russo Rybar che dall’inizio del conflitto monitora le operazioni. Secondo fonti militari ucraine, i reparti russi avrebbero puntato ad una penetrazione di circa 10 km, senza però centrare l’obiettivo.
Il tentativo di sfondamento sarebbe stato una missione di ricognizione al combattimento e non un assalto vero e proprio. Il campo di battaglia viene esteso, con attacchi contro le postazioni dell’artiglieria ucraina per indebolire le difese. Il ministero della Difesa a Mosca non ha parlato di una nuova offensiva, ma ha rivendicato l’avanzamento sulle due cittadine di Kotlyarovka e Kislovka.
Le forze armate ucraine erano preparate, ha detto il presidente Volodymyr Zelensky. ”La Russia ha lanciato una nuova offensiva nella direzione di Kharkiv. L’Ucraina ha affrontato le forze russe con le nostre truppe, brigate e fuoco di artiglieria”, ha detto Zelensky. La Russia, ha aggiunto, potrebbe inviare ancora altri soldati al confine con Kharkiv per aumentare la pressione.
“Siamo consapevoli della forza degli invasori, sappiamo quali sono le loro intenzioni. I nostri soldati, la nostra artiglieria, i nostri droni rispondono all’occupante. Stiamo inviando altri uomini in direzioni di Kharkiv – ha aggiunto Zelensky-. Lungo il confine e su tutta la linea del fronte distruggeremo gli invasori in modo da smantellare ogni piano offensivo russo. È importante che i partner sostengano i nostri soldati e la stabilità ucraina con forniture tempestive. Davvero tempestive. Ciò che aiuta davvero sono le armi portate in Ucraina, non solo gli annunci”, ha evidenziato.
Le parole del presidente hanno assunto un significato particolare nel giorno in cui gli Stati Uniti hanno varato un nuovo pacchetto di aiuti da 400 milioni: Patriot e Abrahms spiccano nella nuova fornitura.
“Sono grato al presidente americano Joe Biden, al Congresso e al popolo americano per il nuovo pacchetto di aiuti militari annunciato oggi”, ha detto Zelensky, che tra circa un mese accoglierà i primi F-16 in Ucraina. La stampa britannica, sulla base di informazioni provenienti da fonti militari di Kiev, ha dato per certa la fumata bianca: i jet saranno a disposizione dei piloti ucraini tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Intanto, nuovo contributo in arrivo dalla Germania: Berlino acquista 3 Hi-Mars dagli Stati Uniti per girarli all’Ucraina. Una soluzione ‘intermedia’ adottata dal governo tedesco, che non ha mai inviato missili Taurus a lungo raggio a Kiev.