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Sociale, prosegue l’impegno di Danone accanto a Pizzaut

AttualitàSociale, prosegue l'impegno di Danone accanto a Pizzaut

Per supportare l’inclusione lavorativa dei ragazzi autistici
Roma, 14 mag. (askanews) – A poco più di un anno di distanza dall’inaugurazione del ristorante di Monza di PizzAut, Danone Italia rinnova il suo impegno al fianco dell’associazione supportando, insieme ad altre aziende, il nuovo progetto PizzAutoBus: una flotta di 12 Food Truck che gireranno per la Lombardia e per l’Italia per moltiplicare le occasioni di inclusione.
Un impegno tangibile, in cui l’innovativo modello del Megafono Sociale promosso da Danone Italia, ha potuto manifestare la sua concreta potenzialità attraverso il brand Danette, contribuendo nel 2023, insieme ad altre aziende, all’apertura del ristorante di Monza di PizzAut. Danone Italia ha inoltre offerto una opportunità lavorativa e assunto all’interno della propria realtà uno dei ragazzi autistici di PizzAut.
Per consolidare questa partnership di successo che guarda al futuro dei ragazzi autistici grazie al nuovo progetto di PizzAut, Danone ha promosso la visita dell’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso presso il ristorante di Monza dell’associazione, con l’obiettivo di portare all’attenzione delle Istituzioni l’impatto positivo che la sinergia tra settore privato e Terzo Settore può generare sulla società.
“Ieri a Monza, in compagnia del presidente e fondatore Nico Acampora, ho avuto il piacere di visitare PizzAut, un’incredibile realtà di ristorazione inclusiva – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso – Un luogo dove la normalità è una preziosa diversità e in cui ragazzi straordinari hanno l’opportunità di esprimersi e realizzarsi appieno. Nico, padre di un ragazzo autistico, ha trasformato un sogno in realtà, portando il proprio impegno oltre i confini nazionali e ottenendo riconoscimenti a livello mondiale. È un posto in cui il mutismo selettivo viene superato grazie all’interazione con i clienti, dove ogni giorno i ragazzi possono affrontare e superare i propri limiti mettendosi alla prova con le ordinazioni, dimostrando che ogni persona, se supportata nel giusto modo, ha il potenziale per brillare e dare il meglio di sé”.
“L’attività di PizzAut è un importante progetto di inclusione sociale che abbiamo scelto di sostenere perché crediamo in un modello di business inteso come motore di cambiamento volto a creare un impatto positivo nelle società in cui operiamo – ha commentato Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato di Danone Italia e Grecia – Attraverso il nostro brand Danette abbracciamo la causa di Nico Acampora e dei suoi ragazzi, nella ferma convinzione che le aziende come la nostra possano e debbano avere un ruolo concreto volto a fare del bene alle persone, a partire da quello che sanno fare meglio, cioè il business. Lo scorso anno abbiamo contribuito all’apertura del nuovo ristorante di Monza ed abbiamo assunto uno dei ragazzi che ci lavorano, ma il nostro impegno non si ferma qui e quest’anno stiamo contribuendo al progetto per la flotta dei PizzAutoBus con l’obiettivo di promuovere l’inclusione lavorativa dei ragazzi autistici in tutta Italia”.
“La collaborazione con aziende come Danone rappresenta per noi un motivo di grande entusiasmo e il loro impegno concreto contribuisce alla realizzazione di un mondo più inclusivo, di cui abbiamo tutti bisogno – afferma Nico Acampora, fondatore di PizzAut – Il nuovo progetto PizzAutoBus prevede la creazione di una flotta di Food Truck, si partirà con 12 unità, ma abbiamo l’ambizioso obiettivo di estenderne la presenza a tutte le province italiane per offrire opportunità di lavoro ‘Aut’ in tutto il Paese. Perché il lavoro è un elemento chiave per favorire l’inclusione sociale dei ragazzi autistici ed il progetto PizzAut si fonda proprio su questo principio, rappresentando un vero e proprio laboratorio di inclusione sociale, che punta a concretizzare la nostra visione di un futuro migliore. Le aziende sono i partner naturali a cui ci rivolgiamo per trasformare il risultato di questo laboratorio in una realtà tangibile”.

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