ROMA – Chi è Paolo Signorelli? Per cominciare, chi era: il portavoce del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Si è autosospeso “in attesa di chiarire la vicenda”. Per “vicenda” vanno intese le chat su Whatsapp con personaggi quali Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, capo ultrà della Lazio nonché estremista di destra e trafficante di droga ucciso a Roma il 7 agosto 2019. In quelle chiacchierate finite sui giornali – scripta manent, pure online – si legge Signorelli felice per l’assoluzione di Elvis Demce, boss albanese della malavita capitolina, di “ebrei mortacci loro”, un po’ di elogi sparsi a terroristi neri come Valerio Fioravanti, Pierluigi Concutelli, Luigi Ciavardini e Mario Tuti. “Onore a loro”, scriveva Signorelli quando non poteva immaginare che quel privato impudico sarebbe prima o poi diventato pubblico alla vigilia delle europee.
E dunque chi è, è stato, era e fu, Paolo Signorelli junior. Per discendenza diretta, nipote di tanto Paolo Signorelli senior: nonno estremista nero, tra i fondatori del Centro Studi Ordine Nuovo condannato in primo grado a tre ergastoli, poi assolto, ma ancora condannato in via definitiva per associazione sovversiva e banda armata. Finito nelle trame delle inchieste sui Nar, per gli omicidi dei giudici Mario Amato e Vittorio Occorsio, ma anche per la strage di Bologna (il suo nome compare 250 volte, tra quelle carte).
Paolo junior ha 38 anni e viene descritto (da Repubblica, per esempio) nel cerchio magico di Arianna Meloni, sorella della premier. Fu capo ufficio stampa del candidato a sindaco di Roma Enrico Michetti, tre anni fa. Prima di scalare a livello nazionale con Lollobrigida dopo la fermata a chiamata del Frecciarossa. E’ stato anche portavoce del capogruppo di FdI alla Camera, Tommaso Foti.
Prima di darsi alla comunicazione istituzionale ha lavorato anche a News Mediaset, AdnKronos e Il Tempo, con incursioni pallonare sulla Lazio per Radio Incontro Olympia.
Per vita e formazione, una continua curva a destra. Compresa quella della Lazio. Da ultrà coltiva la prossimità con Diabolik tradotta dalle chat, e dai commenti che adesso dice di non ricordare ma sicuramente – ribadisce – “quanto mai distanti da me, dal mio pensiero e dal mio sentire”.
L’articolo Chi è Paolo Signorelli, il portavoce ultrà che chattava con Diabolik di “romanisti ebrei” proviene da Agenzia Dire.
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