Per deficit idrico colture e animali a rischio
Roma, 10 giu. (askanews) – In Puglia i bacini si svuotano settimanalmente di 5 milioni di metri cubi d’acqua, con un deficit idrico di -150 milioni di metri cubi d’acqua: una mancanza d’acqua che sta mettendo a rischio tutte le colture, dal grano agli ortaggi, dalla frutta fino ai pascoli secchi per cui manca l’alimentazione degli animali nelle stalle. E’ Coldiretti Puglia che torna a denunciare lo scenario critico per agricoltori e allevatori.
In Puglia le aree a rischio desertificazione sono pari al 57% del territorio regionale per i perduranti e frequenti fenomeni siccitosi, dove per le carenze infrastrutturali e le reti colabrodo viene perso l’89% della pioggia caduta. “Uno spreco inaccettabile per un bene prezioso anche alla luce dei cambiamenti climatici che – continua la Coldiretti – stanno profondamente modificando la distribuzione e l’intensità delle precipitazioni anche sul territorio nazionale”.
Il problema riguarda le province di Bari, Brindisi e Lecce, ma anche la provincia di Taranto. Dall’invaso di San Giuliano in Basilicata dovrebbero essere erogati ogni giorni 1000 litri di acqua che spesso non arrivano e l’erogazione o risulta a singhiozzo o non viene attivata, mentre nei campi si registra una siccità prolungata che si è manifestata già dall’inverno scorso ed è mancata una programmazione da parte del Consorzio di Bonifica.
Per lo scenario di crisi idrica causato dalla siccità la Coldiretti Puglia ha segnalato anche la condizione dei pozzi malfunzionanti e guasti o a mezzo servizio per la mancanza di personale, per cui sollecita ARIF all’immediato ripristino del funzionamento dei pozzi artesiani in agro di Noci, a Toritto e Palo del Colle.