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Francia, virata a destra: il rischio calcolato di Macron. Che succede adesso?

PoliticaFrancia, virata a destra: il rischio calcolato di Macron. Che succede adesso?

ROMA – Rassemblement National con il doppio dei voti della lista di Macron. Il Presidente che scioglie l’Assemblea nazionale, le nuove elezioni il 30 giugno (e il 7 luglio). La lunga notte delle europee francesi si è consumata in un lampo, regalando il vero grande titolo delle elezioni continentali. Sulla stampa francese è un day-after di analisi, retroscena, guide survivaliste tipo “cosa succede adesso”.

In realtà i sondaggi davano il partito di Le Pen e Bardella in avanzata costante da un bel po’, e la mossa di Macron (benché non obbligato) sarebbe stata preparata da tempo. Con due possibili significati. Per Le Monde, infatti Macron si è assunto un rischio, nel convocare le legislative. Ma un rischio calcolato: affrontare adesso il nemico- giocando sull’effetto paura della gente per una deriva di estrema destra – invece di affrontare altri tre anni (fino al 2027, prossime presidenziali) di turbolenze. Macron prende in mano l’iniziativa, conserva “il posto” e si prepara ad affrontare una spiacevole ma non inedita “coabitazione”: presidente e capo del governo di partiti diversi.

Le analisi della stampa spingono anche su un altro punto: le elezioni francesi hanno meccanismi diversi, ed è più complicato ottenere un seggio, con il doppio turno; il Parlamento europeo è un terreno perfetto per fare contestazione elettorale, perché è un luogo percepito come “altro”, “lontano”. C’è più distacco. Non è affatto detto che le elezioni nazionali producano lo stesso esplosivo risultato, per Rassemblement National. Macron insomma punterebbe su un ridimensionamento veloce, puntando sullo shock dell’elettorato francese.

Inoltre, spiegano altri osservatori, se anche le cose andassero malissimo, Macron preferirebbe lasciare il governo all’estrema destra controllandolo dall’Eliseo, piuttosto che fare catenaccio e ritrovarsi un domani a dover gestire una situazione addirittura peggiore.

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