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Ecco di cosa è accusata Ilaria Salis, ma lei dice: “Non ero io”

MondoEcco di cosa è accusata Ilaria Salis, ma lei dice: “Non ero io”

BOLOGNA – L’elezione a europarlamentare di Ilaria Salis con Avs sta facendo molto discutere. Chi l’ha candidata ha parlato di una vittoria dei diritti e di una battaglia che era prima di tutto un “dovere civico”. Dall’altra parte, però, le accuse sono dure. La Russa ha detto che è “una candidatura che fa male alla democrazia”. E anche in rete, da parte di chi simpatizza a destra, si punta il dito contro “un’antifascista violenta” che andrà a sedere nei banchi del parlamento europeo. Ma esattamente di cosa è accusata Ilaria Salis.

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L’attivista antifascista, che è originaria di Monza e di professione fa la maestra di scuola elementare, venne arrestata a Budapest l’11 febbraio 2023 con l’accusa di aver aggredito due neonazisti tra il 9 e il 10 febbraio. È in carcere da quel giorno. Il suo caso è diventato ‘famoso’ quando nella prima udienza del processo, il 31 gennaio scorso, venne portata in aula ammanettata mani e piedi. E addirittura con un’altra catena a mo’ di guinzaglio. È questo i momento in cui ha preso il via una vera e propria ‘battaglia’ per riportare a casa Ilaria Salis, strappandola a condizioni detentive non considerate degne di un paese civile. Nelle lettera della donna, infatti, si parlava anche di scarafaggi e di igiene pessima.

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Perchè è stata arrestata nel febbraio del 2023? E cosa ci faceva a Budapest? La donna era andata a Budapest per partecipare ad una contromanifestazione antifascista organizzata in occasione del ‘Giorno dell’onore’, manifestazione che si tiene l’11 febbraio con cui i ‘nostalgici’ ricordano l’anniversario di quando un battaglione nazista nel 1945 tentò di impedire l’assedio di Budapest da parte dell’Armata Rossa. Ilaria Salis, quando venne fermata, aveva con sè un manganello. La difesa della donna sostiene lo avesse con sè per autodifesa. Ma per l’accusa quel manganello è una delle prove della sua partecipazione all’aggressione di due militanti neonazisti (feriti non in modo grave, con una prognosi di sette giorni). In rete il video dell’aggressione circola da tempo, anche se in queste ore è tornato a rimbalzare da un profilo all’altro insieme alla notizia dell’elezione di Salis. In Ungheria lo ha postato su X il portavoce di Orban, Zoltan Kovacs, affermando che “la credibilità di Ilaria Salis è altamente discutibile”. 

Del pestaggio sono accusati lei e Tobias Edelhoff (i reati contestati sono violenza e lesioni), mentre un terza arrestata è accusata di aver pianificato gli attacchi. Oltre che per le lesioni, l’accusa che i magistrati ungheresi muovono a Salis è anche quella di far parte dell’organizzazione antifascista Hammerbande, che avrebbe come obiettivo quello di ‘colpire’ (anche a martellate, come dice lo stesso nome ‘Banda dei martelli‘) presunti neonazisti.

La 39enne ha sempre negato di essere tra gli aggressori: nel video tutti i protagonisti dell’aggressione indossano passamontagna, quindi nessuno è riconoscibile in modo evidente. Il padre Roberto, a proposito di questo video, ha anche spiegato che la figlia non corre in quel modo, quindi anche lui è convinto non si tratti di lei. Ai microfoni di Prima di domani su Rete 4, Roberto Salis dichiarò: “Se mia figlia faceva parte di quel commando, è giusto che sia punita. Ma vedendo quelle immagini, sapendo qual è la partecipante a quell’attacco che viene indicata come essere mia figlia, quando vedo quella persona lì che corre in quel modo, io sicuramente non riconosco mia figlia, perché mia figlia non corre così“.
In Italia, invece, Ilaria Salis è stata assolta per la presunta aggressione avvenuta in occasione di un gazebo della Lega nel 2017. L’episodio nei mesi scorsi venne citato, erroneamente, da Matteo Salvini come se ancora non si fosse arrivati a una decisione da parte del giudice.

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IL VIDEO:

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