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Crisi Evergrande, autorità ordinano restituzione sussidi unità auto

AttualitàCrisi Evergrande, autorità ordinano restituzione sussidi unità auto

Si tratta di qualcosa come 244 milioni di euro
Roma, 12 giu. (askanews) – Le autorità cinesi hanno ordinato allo sviluppatore immobiliare in liquidazione Evergrande la restituzione di 1,9 miliardi di yuan (244 milioni di euro) di sussidi che erano stati alla sua controllata che produce veicoli elettrici a nuova energia. Lo ha comunicato China Evengrande New Energy Vehicle in una nota alla Borsa di Hong Kong.
Una comunicazione consegnata alla compagnia addebita a Evergrande New Energy il fatto che alcune sue controllate avrebbero “violato obblighi contrattuali”, non raggiungendo una specifica scala d’investimenti, una produzione pianificata e vendite annuali. Per questo motivo, le amministrazioni pubbliche hanno cancellato i contratti.
Questa decisione, se attuata esporrebbe il gruppo al rischio di requisizione “dei terreni degli impianti pertinenti, e gli edifici e le attrezzature in essi contenuti potrebbero essere utilizzati per il rimborso degli incentivi e sussidi”, con un “impatto significativo sulla posizione finanziaria e sulle operazioni della Società o di ciascuna delle sussidiarie pertinenti”. Per questo, l’intenzione è presentare una domanda di revisione amministrativa.
Separatamente, l’unità di Tianjin di Evergrande New Energy ha subito l’ordine di fermare la sua produzione per un periodo indefinito, dopo che un’ispezione amministrativa ha ordinato la “rettificazione” di tre questioni nella fabbrica. La produzione dovrà restare ferma fino al soddisfacimento delle condizioni,.
Le azioni quotate a Hong Kong dell’unità di veicoli elettrici di Evergrande sono scese fino al 27% rispetto alla chiusura del giorno precedente mercoledì mattina, prima di risalire lentamente.
L’azione amministrativa viene in un momento delicato. Evergrande sta cercando di vendere la sua unità di veicoli elettrici, in seguido all’ordine di liquidazione emesso nei confronti dello sviluppatore immobiliare in pesante crisi debitoria da parte dell’Alta Corte di Hong Kong.

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