ROMA – Trump o Harris? Per Papa Francesco bisogna “valutare in coscienza” qual è “il male minore”. Questa la risposta del Santo Padre ai giornalisti che, sul volo di ritorno dal viaggio di dodici giorni in Asia e Oceania, gli hanno chiesto un commento sulla campagna elettorale americana.
LEGGI ANCHE Papa Francesco dall’altro lato del mondo: al via il più lungo viaggio apostolico di Bergoglio
Tra una candidata che vuole difendere il diritto di interrompere la gravidanza e un candidato che propone di deportare i migranti, il pontefice risponde con tono netto: l’aborto è “un assassinio” e respingere i migranti “un peccato grave”. Dunque sono entrambi, per il capo della Chiesa cattolica, due atti “contro la vita”.
Sul volo da Singapore a Roma, il vescovo di Roma ha rinnovato inoltre l’appello a un maggiore impegno della politica per la pace in Medio Oriente e per fronteggiare l’emergenza climate change.
Ha parlato di dittatura di “dittatura” in Venezuela e confermato la volontà di recarsi a Pechino, perché la Cina “è una speranza per la Chiesa”. Bergoglio ha poi dichiarato che non andrà a Parigi l’8 dicembre per la riapertura della cattedrale di Notre Dame, ristrutturata dopo il rogo del 2019.
Ricorre all’ironia quando gli viene chiesto degli abusi sessuali nella Chiesa, complice un po’ di spostamenti d’aria: “Questa domanda ha fatto una turbolenza!”.
L’articolo Papa Francesco: “Harris o Trump? Il male minore: l’aborto un assassinio, respingere i migranti un peccato grave” proviene da Agenzia Dire.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it