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Trump vincitore, Putin conciliante: la sua proposta sull’Ucraina merita attenzione

AttualitàTrump vincitore, Putin conciliante: la sua proposta sull'Ucraina merita attenzione

E chiede ritorno al sistema di fiducia su sicurezza europea
Milano, 7 nov. (askanews) – Il leader del Cremlino Vladimir Putin dice di volere il ritorno al sistema di fiducia reciproca in Europa e di non aver nulla in contrario a chiamare Donald Trump: questo è il primo passo verso un nuovo sistema di sicurezza, sostiene. Il tutto mentre si congratula con Donald Trump per l’elezione e dice che “merita attenzione” la sua proposta sulla soluzione del conflitto in Ucraina. E subito dopo gli lancia un altro assist: la Russia non cerca di abbandonare il dollaro, sono gli Stati Uniti che impongono restrizioni.
All’indomani dell’elezione di Trump, Putin al Club Valdai ha inaugurato toni più concilianti del solito, nostante i soliti attacchi nei confronti dell’Occidente e della Nato “anacronistica” contenuti nel discorso che ha letto all’inizio della riunione. Nelle prime tre ore di diretta non ha nominato neppure una volta Joe Biden e non ha nascosto una certa apertura nei confronti di Trump. Oltre a scandire che il rapporto così stretto della Russia con la Cina “non è diretto contro nessun altro stato”.
Putin si dice pronto a chiamare in persona Donald Trump e ha iniziato a menzionare varie idee di politica estera emerse dalla campagna di Trump, inclusa la soluzione, come ha detto, della “crisi ucraina”, che “merita almeno attenzione”.
Parole concilianti da parte di Putin in altri passaggi sono state destinate ad altri presidenti Usa repubblicani: i Bush, senior e junior. Oltre a sostenere che le continue “esercitazioni” militari della Russia “non sono” una minaccia per nessuno ma servono “per la costruzione della nostra sicurezza”. E lo sarebbe anche l’accordo con la Nordcorea, secondo Putin che tuttavia non ha escluso la possibilità che la Russia svolga esercitazioni militari congiunte con Pyongyang.
Quanto al ritorno al “sistema di fiducia” Putin ha detto: “Naturalmente dobbiamo cercare di costruire un sistema di sicurezza nel continente eurasiatico. È un continente enorme e, naturalmente, l’Europa può e, secondo me, dovrebbe essere parte integrante di questo sistema”, ha detto il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto trasmesso dalla tv russa. Putin nell’occasione ha condiviso un episodio del suo passato, quando lui stesso – allora agente dei servizi segreti russi secondo quanto lui stesso dice – faceva da interprete dal tedesco in russo a Helmut Kohl, sostenendo che Kohl stesso riteneva che non ci potesse essere sicurezza europea senza la Russia.
Poco prima aveva detto: “Sono convinto che il mondo possa essere costruito solo sui principi della polifonia, con tutti i temi intrecciati insieme in armonia. Se vogliamo, ci stiamo muovendo verso un mondo polifonico piuttosto che un mondo policentrico, un mondo in cui tutte le voci devono essere ascoltate e, cosa più importante, ascoltate. E coloro che si sono abituati a suonare da soli e che vogliono continuare a farlo dovranno arrivare a vivere in un mondo che suona su una nuova partitura”.

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