FIRENZE – Il decreto sicurezza “rappresenta forse la più grande minaccia alla libertà di insegnamento in ambiente universitario in tutta la storia repubblicana”. Il tono è pacato, fermo, ma le parole rivolte al governo da Gaia Moretti, portavoce degli studenti, sono quelle più dure dell’intera cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico a Firenze. “Secondo l’articolo 31 i servizi segreti saranno autorizzati a ottenere informazioni personali sui docenti e la comunità studentesca, in particolare sulle posizioni politiche della comunità senza alcuna possibilità per gli Atenei di opporsi o di tutelare la privacy”, aggiunge la rappresentante degli studenti in senato accademico.Subito dopo rinforza il colpo: “Controllo dei corpi e delle menti, delle libertà personali. Sono questi gli strumenti con cui il governo sta neutralizzando la generazione del futuro. Una generazione che fugge all’estero non per soldi o per pigrizia, ma per salvarsi”.
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