ROMA – La risposta, ovviamente piccata, di Zelensky alle trattative Usa-Russia sull’Ucraina – senza l’Ucraina – ma soprattutto alle successive dichiarazioni di Trump, è arrivata subito. Il presidente ucraino, tacciato peraltro di essere colui che “ha cominciato” la guerra con la Russia, attacca gli Stati Uniti: “Non è un conflitto, è semplicemente una guerra di Putin contro di noi”.
“C’è in atto un tentativo di ammorbidire i termini per descrivere ciò che Putin sta facendo contro di noi. Dobbiamo riconoscere cosa sta succedendo”. Zelensky afferma che gli Stati Uniti “hanno aiutato Putin a uscire dall’isolamento. Ma la verità sta da un’altra parte”.
“Stanno tirando fuori Putin dall’isolamento, e i russi sono contenti perché la discussione si concentra su di loro. La Russia si presenta come una vittima, e questa è una novità”.
“Purtroppo il presidente Trump, con tutto il rispetto per lui in quanto leader di una nazione che rispettiamo molto… sta vivendo in uno spazio di disinformazione”, afferma. C’è “un circolo di disinformazione attorno al presidente Trump”, che a suo dire include rappresentanti legati ai governi ungherese e slovacco. “Tutto questo è preoccupante. Tutto quello che stanno facendo è assicurarsi che l’Ucraina sia debole”.
Riguardo al fantomatico indice di popolarità che Trump gli attribuisce in patria, Zelensky sottolinea che l’ultimo sondaggio mostra che il 58% degli ucraini si fida di lui. “Quindi se qualcuno volesse sostituirmi adesso, non sarebbe la scelta giusta”. “Questa disinformazione proviene dalla Russia”.
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