ROMA – “Ho dichiarato in tempi non sospetti che Casini è un candidato in possesso di molte di quelle caratteristiche indispensabili in questa fase politica di unità nazionale. È una attestazione che confermerei oggi”. Così il senatore Pd Andrea Marcucci in un’intervista al quotidiano Il Messaggero.
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“Le 52 preferenze prese durante la terza votazione? Lo leggerei -risponde il parlamentare- come un segnale che nasce dal Parlamento. Del resto i primi a parlarne sono stati i rappresentanti del gruppo delle Autonomie, cui Casini è iscritto”. Per il parlamentare dem, “Al Nazareno il confronto interno è stato vero. Poi il centro-sinistra, ha affrontato la prova del Quirinale con un senso di realismo a mio avviso maggiore rispetto al centro-destra. Siamo consapevoli che nessuno dei due poli ha la maggioranza dei Grandi Elettori e dunque fin dall’inizio ci siamo battuti per una scelta condivisa. Del resto, la stessa maggioranza di governo è trasversale. Se abbiamo una maggioranza di salvezza nazionale come è possibile immaginare una soluzione di parte per il Colle?”.Unica reprimenda per il gruppo di Conte, “Personalmente non ho apprezzato alcune prese di posizione dei 5 Stelle ma nulla di drammatico”
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